Perché è nato il Consorzio di tutela
Da sempre si coltiva il castagno nella zona del Feltrino, nella parte bassa della provincia di Belluno. Il castagno selvatico cresce naturalmente in questi boschi, ma gli abitanti hanno “addomesticato” la pianta con innesti e trasformata in maestosi moronér, che hanno permesso di coltivare il più nobile marrone insieme alla castagna.
Il Consorzio di Tutela “Morone” e Castagno del Feltrino è nato nel 1996 per la salvaguardia delle piante superstiti e per il mantenimento e lo sviluppo della coltura attraverso una rinnovata passione di alcuni abitanti.
Circa un centinaio di soci del Consorzio curano i castagneti attraverso la pulizia dei boschi, la potatura, l’innesto e la valorizzazione del prodotto locale.
Oggi sono state recuperate 460 piante di Moroni, tra queste anche alberi secolari, a cui si aggiungono 282 piante giovani. Attualmente si stanno risanando anche le piante di Castagna per la rinomata farina.
Cosa facciamo
piante
- per le piante esistenti facciamo una leggera e graduale potatura della chioma con l’eliminazione dei rami più vecchi, fino a raggiungere il legno più giovane e sano. In questo modo si limitano, fin dalla pianta, le possibilità di malattie e attacchi da parassiti
- per le nuove piante selezioniamo i terreni con la miglior esposizione e il tipo di pianta autoctona tipica del feltrino
- rimuoviamo il sottobosco invadente per far respirare i rami e i frutti ed evitare le muffe
frutti
- raccogliamo i frutti nel momento di miglior maturazione durante il mese di ottobre
- controlliamo e selezioniamo direttamente dai produttori i frutti e il loro calibro in 3 categorie, sia per il marrone sia per la castagna
- laviamo a immersione tutti i frutti per eliminare quelli non maturi o guasti
- per allungare la conservazione procediamo con un ulteriore trattamento “a novena”; un metodo conservativo tradizionale che consiste nell’immersione delle castagne in acqua fredda per circa 9 giorni
- realizziamo l’asciugatura con metodi naturali
trasformati
- confezioniamo i frutti freschi in retine e sacchi di juta
- selezioniamo i migliori artigiani per la trasformazione dei frutti in farina e alimenti
- curiamo la promozione del prodotto e del territorio di coltivazione
- organizziamo eventi enogastronomici per far conoscere il Morone e la castagna feltrini
Qui coltiviamo marroni e castagne
La coltivazione nel Feltrino si estende ai piedi del Parco delle Dolomiti Bellunesi con i comuni di Feltre e Pedavena, mentre con i comuni di Seren, Fonzaso e Arsiè spazia sul massiccio del monte Grappa. A sud fino ai comuni di Quero-Vas e Alano di Piave, a nord nei comuni di San Gregorio nelle Alpi, Cesiomaggiore, Santa Giustina, Sovramonte e Lamon.
I castagneti sorgono, fin dal ‘700, nella zona collinare e pedemontana tra i 300 e gli 800 mslm che contribuisce alle peculiarità del Morone feltrino: una forma ovoidale con una faccia laterale generalmente piatta, l’altra convessa. La buccia è sottile di colore marrone con striature più scure; il frutto è ricoperto da una pellicina di colore nocciola chiaro che si stacca facilmente in fase di spellatura. La polpa è bianca, compatta e rinomata per la particolare dolcezza e resistenza alla cottura.
Il libro di Daniele Gazzi racconta la storia della Castanicoltura nel feltrino.
Puoi acquistarlo da:
Libreria Quattro Sassi
via quattro sassi 4/c zona industriale
Rasai 32030 Seren del Grappa BL
Libreria Agorà
via Giuseppe Garibaldi 22
32032 Feltre BL